Nonostante nostre comunicazioni già inviate a tutti i medici, giungono ancora segnalazioni circa inadempienze nella certificazione INAIL per l'infortunio sul lavoro.

Risulta che ad oggi, numerosi colleghi, si rifiutano di redigere i certificati INAIL e alcuni addirittura pare richiedano al paziente un corrispettivo economico.
Vi preghiamo di rileggere le nostre comunicazioni del 10/01/2019 del 28/03/2019 qui riportate.
Si rammenta quindi a tutti i colleghi che dal l’1.01.2019 la redazione ed il rilascio dei certificati di infortunio e malattia professionale (primo, continuativo, definitivo, riammissione in temporanea), è adempimento obbligatorio per i medici ospedalieri, per i medici di medicina generale e per i medici del servizio di continuità assistenziale.
Non è possibile pertanto opporre rifiuto alla certificazione di infortunio.
L’emissione dei certificati INAIL non deve comportare costi da parte dell’assistito.
Si rende necessaria questa informativa per i colleghi che ancora si rifiutano di ottemperare a tale obbligo di legge nonostante il fatto che l’Istituto Assicuratore ancora accetti certificati fatti pervenire via PEC.
Essendo ormai trascorso quasi un anno dall’entrata in vigore della disciplina, che deriva dal combinato disposto di più elementi, [1]non saranno più benevolmente tollerati inadempimenti.

[1]Codice di Deontologia media 2014 art 24, TU 1124/65 agli articoli 53 e 94, DLgs 151 del 14.9.2015 che ha modificato l’articolo 53  del TU 1124/65  ed ha introdotto sanzioni (ammenda)  per l’omessa certificazione, DPCM 21.1.17 art 3 capo 4 lettera m (LEA), commi  526-530 dell’articolo unico della legge di stabilità 2019 (GU Serie Generale n. 302 del 31-12-2018 - Suppl. Ordinario n. 62